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CENNI STORICI SULLA CATTEDRALE

 

L’erezione della basilica di San Bartolomeo risale certamente a prima dell’anno mille. Fu costruita su uno sperone roccioso all’interno delle mura di cinta della città, a fianco della Torre del Castello (sec. IX) detta anche Torre di Rodoaldo e attualmente adibita a campanile. La prima notizia storica scritta che indica l’esistenza della Chiesa risale al 1052, in una pergamena conservata presso l’archivio di Montecassino, in cui si parla di una compravendita effettuata dall’arciprete Ado della chiesa di San Bartolomeo.

Per lungo tempo i vescovi di Aquino la scelsero come loro cattedrale “essendo di struttura nobile e spaziosa”. Nel 1581 Mons. Flaminio Filonardi vi celebrò il primo Sinodo diocesano di Aquino, in attuazione dei decreti del Concilio di Trento. Il 23 giugno 1725 il papa Benedetto XIII emise la bolla pontificia “In Excelsa Sedis” con la quale elevò la chiesa alla dignità di cattedrale e di conseguenza Pontecorvo a Diocesi.

Durante i secoli la chiesa ha subito numerose trasformazioni e ampliamenti. Prima della II guerra mondiale, era in stile barocco, con pianta a croce latina a tre navate, cupola all’incrocio fra transetto e navata centrale e 9 cappelle laterali con i rispettivi altari dedicati a vari santi e martiri. Era affrescata con dipinti di Giuseppe Cesari, detto Cavalier d’Arpino (1568-1640) e di Giovanni Battista Gaulli, detto il “Baciccia” (1639-1709). Prima della distruzione la cattedrale aveva un artistico altare maggiore dedicato a San Bartolomeo sormontato da una grande tela rappresentante il Martirio del santo titolare, opera del pittore Cavalier Bartolini, regalata da papa Pio IX.

Nel novembre del 1943 Pontecorvo subì un terribile bombardamento che comportò la distruzione della cattedrale. Tutti i tesori di fede arte e cultura della chiesa andarono irrimediabilmente perduti. Tra le poche cose che si salvarono rimase la gloriosa e antichissima statua di legno di San Giovanni Battista e la Torre di Rodoaldo.

I lavori di ricostruzione della chiesa iniziarono nel 1947 per volere del Vescovo Mons. Michele Fontevecchia. La chiesa fu completata nel 1950; nel 1952 furono consacrate le campane e infine il 17 aprile del 1955 venne consacrata in una cerimonia presieduta dal Cardinale Masella e il Vescovo diocesano Mons. Biagio Musto (nelle foto sotto alcuni momenti della cerimonia).

In accoglimento della richiesta fatta dall’arciprete Don Valentino Turchetta, il 15 marzo del 1958 il papa Pio XII concesse alla chiesa il titolo di Basilica Minore.

La chiesa è stata ricostruita mantenendo la pianta a croce latina originale ma in stile romanico con mura in pietra locale, per meglio accostarsi allo stile della superstite Torre di Rodoaldo.

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